San Carlo Borromeo battezza un bambino nel lazzaretto Alessandro Tiarini (Bologna 1577-1668)

San Carlo Borromeo battezza un bambino nel lazzaretto
olio su tela, cm 278x201,5

Come in quella di Ludovico, anche in questa tela di Tiarini è raffigurato l'episodio del battesimo di un bambino da parte di Carlo Borromeo, in visita al lazzaretto per dare agli ammalati il conforto dei sacramenti. Sopra il cadavere di una giovane donna distesa a terra e in parte rientrante nell'oscurità della notte, si svolge la scena del battesimo. Il santo versa l'acqua da una semplice ma elegante brocca sulla testa di un bambino, tenuto inclinato dall'esperta mano di un chìerico. Alcuni accoliti accompagnano il santo portanto il secchiello dell'acqua, oppure reggendo i ceri o sostenendo il largo piatto per la raccolta dell'acqua benedetta. Altre figure assistono con compunzione. Il livello qualitativo ed il tono espressivo si levano molto al di sopra del consueto standard della produzione dell'artista, forse in ragione dell'austero e severo modello ludovichiano, o per la forza luministica della scena notturna che conferisce effetti di silenziosa sospensione magica all'azione liturgica. La còtta bianca del santo risalta sopra le veste cardinalizia, mentre la luce incide, con lucidità di visione, sui volti dei numerosi personaggi ed individua con fredde profilature il paesaggio in lontananza. Si tratta di un'interpretazione molto intensa della iconografia carliana, che ricorda, oltre al citato prototipo di Ludovico, la tela di Giacomo Cavedone dedicata al medesimo tema, ora nella chiesa di S. Maria Nascente a Erba e un tempo sull'altare maggiore della chiesa di S. Stefano delle Clarisse di Imola.

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