Ritratto del conte Giacomo Rota con il suo cane Gaspare Landi
Ritratto del conte Giacomo Rota con il suo cane
1798, olio su tela, cm 98,5x71

Diversamente dal ritratto di Ranunzio Anguissola, qui il significato aggiunto nel ritratto è quello della virtù della fedeltà, che il cane rappresenta, considerando che esso non fosse proprio la cosa più preziosa che il Rota possedesse; se così non fosse allora si tratterebbe di un doppio ritratto. Dal punto di vista stilistico si nota la consueta sottigliezza delle espressioni dell'animo. La cornice neoclassica, come quella dell'altro ritratto maschile del Gesù fra i dottori è di ottima fattura e nasce con il quadro.

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