Il dipinto ricorda uno degli atti principali dell'opera ecclesiastica di Paolo III Farnese: l'approvazione nel 1540 dell'ordine dei Gesuiti che insieme a quello del Teatini costituì il nerbo della riforma cattolica. Alla figura centrale del papa, assistito da alcuni cardinali, si rivolgono in atto di sottomissione le figure compatte dei Gesuiti, protetti dalla Fede. La luminosità del fondo e il preziosismo degli abiti della guardia che sale i gradini a destra sono amabili risoluzioni alla veneta. La figura allegorica della Fede velata è ricorrente in questo ciclo. Il quadro, mutilo della parte destra se si guarda alla figura dimezzata, si presenta con diverse ridipinture.

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