La Fede mostra al papa una tela, srotolata da angeli, raffigurante un'assise conciliare; con questo espediente geniale il Ricci risolve il motivo dell'ispirazione all'apertura del concilio tridentino. Tra le luminescenze del colore in primo piano e il buio del fondo risaltano le pennellate monotonali svelte ed efficaci del piccolo dipinto nel dipinto, come fosse una visione onirica. Quì si può notare come dalle esperienze dei monocromi del ciclo di S. Secondo di carattere imitativo (finte sculture) il Ricci sia già passato a risultati inventivi originali e pregevoli.
Bibliografia: Pancotti, 1927, p. 12, n. Arisi, 1960, p. 223-22@, n. 290; Daniels, 1976, n. 36; Pronti, 1988, p. 67 n. 34.
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